Ciao a tutt_!
Bentornati su don’t sleep on, la newsletter che va subito al sodo.
Ho notato che molte cose stanno tornando ai livelli di maggio: il numero di contagi, la paura di contrarre il virus, il mio peso, etc. Allora pensavo: se la pandemia è stato un trauma collettivo, non è forse possibile che lo gestiremo con una grande coazione a ripetere?
Detto altrimenti, l’emergenza sanitaria ha settato dei nuovi standard: maggiore capacità di stare in casa, di mangiare e bere senza sentirci in colpa, nuovi livelli di paranoia e complottismo, diverse e più pressanti necessità economiche. In breve, le cose sono cambiate. Abbiamo fatto finta di no per qualche mese ed è stato divertente, ma ora dovremmo iniziare a prenderne atto, credo. Comunque io tutto bene, e voi? :)
Una cosa di cui non si è parlato abbastanza durante la pandemia è il fatto che in quei mesi l’approvvigionamento di droghe si è fermato. Tantissime persone con una dipendenza sono state messe alla prova e hanno dovuto trovare modi creativi di organizzarsi. Mi colpisce sempre quanto l’argomento del consumo di droghe sia un non-detto condiviso da tutti, un fenomeno tanto diffuso quanto taciuto.
Mio nonno diceva: non devi dire mai le parolacce, ma devi comunque conoscerle tutte. È con questo spirito che vi presento l’ospite di oggi, che per ovvie ragioni resterà anonima. Per praticità la chiameremo Danny. Ho contattato Danny perché è una persona a cui le droghe sono sempre piaciute, sia come strumento ricreativo, sia come esperienza del limite. Ha assaggiato quasi tutto, ma sempre mantenendo il controllo. Per capirci, Danny ha una vita normale, lavora, studia, ha una relazione, insomma è una parte funzionante della società.
Danny ci parlerà delle sue preferenze, di quelle volta che è stata male e della legalizzazione, senza perdere di vista gli aspetti più problematici.
Quindi, without further ado, procediamo:
Ciao Danny, come vanno le cose?

Prova a descriverti con 3 emoji.

Allora, ti ho contattato perché sei una persona che ha sempre avuto un approccio entusiastico alle droghe, anche se sempre con giudizio. Da dove nasce questa passione?

Qual è la droga che ti piace di più e perché?

Quali sono le differenze tra le due?

Qual è la droga che ti ha fatto stare peggio?

Come pensi che affronteresti l’argomento con un/a ipotetico/a figlio/a adolescente?

Legalizzazione sì o no?

Diciamo brevemente qualcosa di negativo sull’uso di sostanze, se no sembra che stiamo facendo pubblicità...

Siamo alla fine. Ti va di consigliarci qualche contenuto informativo / divertente / illuminante sull’argomento?

don’t sleep on…
by Danny

1) Fino a che punto il consumo occasionale di cocaina ti sta rovinando?, VICE
Da quasi consumatrice occasionale quale sono stata… un promemoria a chi lo è ancora.

2) A scuola le politiche di repressione sulla droga non servono a niente, Internazionale
La repressione non è la risposta.

3) Trainspotting (1996)
L'hanno visto tutti... ma è comunque sempre il momento di rivederlo. Un genuino inno alla droga che affronta il tema nella sua durezza e crudezza.
Svegliatemi quando finisce settembre
Quindi domani è un lunedì vero, con gli occhi cisposi, il traffico, i caffè e tutto il resto? Non riesco a crederci. Comunque, il mio consiglio rimane sempre lo stesso: evitiamo di pensarci. Tipo così:

Oppure guardando dei video di panda dispettosi o che si rotolano nella neve.
La prossima settimana scopriamo com’è lavorare in un negozio di dischi in una capitale europea. Puntata molto ‘Alta Fedeltà’, preparatevi!
A presto 💊