La scrittura non si insegna, ma si può allenare
I consigli di Martina: leggere molto e ad alta voce, occhio alla punteggiatura e agli errori grammaticali
Ciao a tutti,
che tempo, eh? Finalmente un po’ di fresco, però sembra che nei prossimi giorni torna il caldo, ma tanto poi è l’umidità che ti frega. Questa è don’t sleep on, la newsletter che dice le cose come stanno.
Si legge nel Vangelo:
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un figlio riporti un tapperware alla propria madre.
Chissà poi come mai le mamme sono così legate ai propri contenitori, e chissà come si spiega la resistenza dei figli – spesso maschi – a riportarli una volta usati. Queste sono le cose su cui mi interrogo in questi giorni.
Ma parliamo di cose serie: voi li finite i libri? Io non molto. Non so se sia dovuto alla mia dieta social o al fatto che sembra ormai impossibile trovare un romanzo con un capo e una coda. In questi casi qual è la strategia giusta, mollare? Saltare qualche pagina? Tenere duro?
Una soluzione potrebbe essere buttare tutto all’aria e comprare il nuovo libro di Alessia, che è una che sa scrivere eccome. Altrimenti possiamo imparare a riconoscere una buona scrittura e a diffidare di libri mediocri. Come? Con l’ospite di oggi, Martina.
Martina ha 29 anni, è di Ancona e si è laureata in Lettere. Oggi è copywriter, giornalista, e pubblica libri sulla trasformazione digitale e sul web writing. Segni particolari: scrive TUTTO.
Martina è qui oggi perché ha studiato i segreti della scrittura creativa, e io ho una certa fissa per l’argomento, quindi – se non ci sono obiezioni – andrei a principiare.
[Ma prima, una canzone che avevi dimenticato, probabilmente per dei buoni motivi👇]
Ciao Martina, come stai?
Sai già cosa ti aspetta: tre emoji per farci capire chi sei.
Dunque. Tu sei un’accanita lettrice, hai studiato Lettere, seguito diversi corsi di scrittura creativa, pubblicato dei libri e ora anche giornalista. Da dove nasce la tua passione per i libri e per la scrittura?
Lo fai ancora?
Cosa stai leggendo in questi giorni?
Come riconosci una buona scrittura da una così così?
La scrittura si può insegnare o è solo questione di talento?
Qual è il momento migliore per scrivere?
Hai qualche consiglio pratico per chi si vuole cimentare, o allenare?
E invece le cose da non fare assolutamente?
Curiosità: ti capita mai di bloccarti nella lettura di un libro? Se sì qual è la tua strategia?
Siamo alla fine, ti va di consigliarci 3 libri, articoli o risorse sulla scrittura creativa, che chi ci legge deve assolutamente conoscere?
don’t sleep on
by Martina
1) Il mestiere di scrivere, Raymond Carver
Per scegliere bene le parole. Credo che siano pochi gli scrittori così tanto dediti alla scrittura. Carver insegna che ognuno di noi è le parole che sceglie. Diceva: “Le parole sono tutto ciò che abbiamo perciò è meglio che siano quelle giuste”.
2) Kurt Vonnegut on the Shapes of Stories
Ogni volta che mi capita sotto mano lo condivido sui social, un po' perché è divertente, ma soprattutto perché racconta molto bene come scrivere una storia.
3) Scrittura creativa. I quaderni Fandango
Se non sai da dove partire, questo volume è un eserciziario ma è anche un manuale. Racconta la scrittura dei grandi della letteratura e per ogni poetica e/o tecnica propone degli esercizi. Ne basta uno al giorno per iniziare a scaldare la mano.
Per chiudere
Da qualche settimana dei misteriosi fuochi d’artificio tengono svegli gli abitanti di alcuni quartieri di New York. Ma tranquilli, era solo una challenge di TikTok.
In other news, se non conoscete il riferimento di questo crossover non siete più miei amici. E infine le cose serie: un sito su cui passare tutta la notte.
La prossima settimana farò di tutto per parlare di psicanalisi, e come direbbe Filippo Bisciglia: “Fate bene attenzione, perché sta per succedere qualcosa di inaspettato”.
I love the way you lie 🎶